"FINECO INCONTRA L'ARTE" e "STUDIOZERO incontra FINECO"
Alla ricerca di nuovi spazi
per diffondere la cultura dell'immagine con rinnovate aspettative, la nostra
solidissima tradizione si trasforma e si arricchisce.
La nuova formula con cui FINECO affianca alle sue "attività
finanziarie" un qualificato impegno di promozione dell’"arte moderna
e contemporanea" trova le sue radici nella convinzione che i due mondi
abbiano un felice punto di contatto nel favorire lo sviluppo delle capacità
relazionali e cognitive di ciascuno dei suoi interpreti.
La cultura è la vera risorsa capace di produrre e far circolare nuove
idee.
Nei suoi luoghi si sviluppa la ricerca, la conoscenza e la crescita di ogni
Paese.
Come poteva FINECO non riconoscere in questo ambiente d'arte gli stessi suoi
percorsi e favorire quindi una condivisione di obiettivi in un contatto più
stretto con gli artisti e con il loro mondo eterogeneo.
Anche
STUDIOZERO trova su questa strada una occasione altrettanto positiva per i suoi
artisti e promuove un programma di esposizioni personali e collettive con un
tragitto espositivo che si svilupperà negli uffici di alcune sedi romane di
FINECO.
STUDIOZERO ritiene
infatti che vada allargato quel coinvolgimento comunicativo del pubblico che
oggi è il vero attore protagonista in grado di far superare i tempi difficili
nei quali la cultura arranca.
Il mondo
dell'arte è abituato a frequentare da sempre Gallerie, Musei, Cattedrali ,
spazi deputati per consuetudine ad ospitare esposizioni. Essi sono la nostra
casa, il nostro piacere, la nostra soddisfazione ......
Ma i tempi
cambiano
Ora sono per lo
più gli artisti a rispondere agli inviti dei vernissage e sono sempre loro a
frequentare le gallerie e ancora loro a visitare gli atelier e i laboratori.
Ma possono essere
gli artisti a fare anche da possibili acquirenti ?
Si può insomma
aspettare un pubblico che non arriverà mai ??
Risulta
decisamente assurdo continuare ad aspettare un pubblico che non c'è. La strategia
che sostiene STUDIOZERO è quella di uscire dalle consuetudini, abbandonare le
vecchie mailing list e muoversi per andare a cercare nei suoi luoghi quell'estimatore
che quando inconsapevolmente incontrerà e scoprirà la bellezza dell'arte ... ne rimarrà finalmente abbagliato.
P.S. Segue il filmato del Vernissage dove la contestualità di Arte e Ufficio si manifestano appieno nella totale realizzazione di una modernità irrinunciabile come il filosofo Jean Baudrillard sostiene magistralmente.
Il pensiero di Baudrillard si fonda sull'idea
di una sparizione del reale in quanto referenza, e di una sua rinascita come eccesso
di realtà: nulla è più nascosto, tutto è visibile fin nel suo dettaglio più minuto,
tutto è iperdefinito, frutto di una visione non umana. Questa dinamica, secondo il
filosofo, si produce allo stesso modo anche nell'arte: l'arte muore e risorge
affermandosi come estetica diffusa, e questa diffusione a sua volta ne determina
un'ibridazione e contaminazione che impedisce ogni distinzione di ambiti,
portando ad un'estetizzazione totale del reale .