sabato 8 aprile 2017






"FINECO INCONTRA L'ARTE" e "STUDIOZERO incontra FINECO"

Alla ricerca di nuovi spazi per diffondere la cultura dell'immagine con rinnovate aspettative, la nostra solidissima tradizione si trasforma e si arricchisce.
La nuova formula con cui FINECO affianca alle sue "attività finanziarie" un qualificato impegno di promozione dell’"arte moderna e contemporanea" trova le sue radici nella convinzione che i due mondi abbiano un felice punto di contatto nel favorire lo sviluppo delle capacità relazionali e cognitive di ciascuno dei suoi interpreti.
La cultura è la vera risorsa capace di produrre e far circolare nuove idee.
Nei suoi luoghi si sviluppa la ricerca, la conoscenza e la crescita di ogni Paese.
Come poteva FINECO non riconoscere in questo ambiente d'arte gli stessi suoi percorsi e favorire quindi una condivisione di obiettivi in un contatto più stretto con gli artisti e con il loro mondo eterogeneo.
Anche STUDIOZERO trova su questa strada una occasione altrettanto positiva per i suoi artisti e promuove un programma di esposizioni personali e collettive con un tragitto espositivo che si svilupperà negli uffici di alcune sedi romane di FINECO.

STUDIOZERO ritiene infatti che vada allargato quel coinvolgimento comunicativo del pubblico che oggi è il vero attore protagonista in grado di far superare i tempi difficili nei quali la cultura arranca.
Il mondo dell'arte è abituato a frequentare da sempre Gallerie, Musei, Cattedrali , spazi deputati per consuetudine ad ospitare esposizioni. Essi sono la nostra casa, il nostro piacere, la nostra soddisfazione ......
Ma i tempi cambiano 
Ora sono per lo più gli artisti a rispondere agli inviti dei vernissage e sono sempre loro a frequentare le gallerie e ancora loro a visitare gli atelier e i laboratori.
Ma possono essere gli artisti a fare anche da possibili acquirenti ?
Si può insomma aspettare un pubblico che non arriverà mai ??
Risulta decisamente assurdo continuare ad aspettare un pubblico che non c'è. La strategia che sostiene STUDIOZERO è quella di uscire dalle consuetudini, abbandonare le vecchie mailing list e muoversi per andare a cercare nei suoi luoghi quell'estimatore che quando inconsapevolmente incontrerà e scoprirà la bellezza dell'arte ...  ne rimarrà finalmente abbagliato.

P.S. Segue il filmato del Vernissage dove la contestualità di Arte e Ufficio si manifestano appieno nella totale realizzazione di una modernità irrinunciabile come il filosofo Jean Baudrillard sostiene magistralmente.
 Il pensiero di Baudrillard si fonda sull'idea di una sparizione del reale in quanto referenza, e di una sua rinascita come eccesso di realtà: nulla è più nascosto, tutto è visibile fin nel suo dettaglio più minuto, tutto è iperdefinito, frutto di una visione non umana. Questa dinamica, secondo il filosofo, si produce allo stesso modo anche nell'arte: l'arte muore e risorge affermandosi come estetica diffusa, e questa diffusione a sua volta ne determina un'ibridazione e contaminazione che impedisce ogni distinzione di ambiti, portando ad un'estetizzazione totale del reale .