mercoledì 29 novembre 2017

PREFIGURANDO



PREFIGURANDO




ROMA GIUGNO  2017
GALLERIA PREFERITI
di Carla Mazzoni
Mostra a cura di Carla Mazzoni e Gabriele Simoncini

Espongono :
Valeria Cademartori
Ennio Calabria
Franco Ferrari
Carlo Frisardi
Ernesto Lamagna
Francesco Zero






sabato 8 aprile 2017






"FINECO INCONTRA L'ARTE" e "STUDIOZERO incontra FINECO"

Alla ricerca di nuovi spazi per diffondere la cultura dell'immagine con rinnovate aspettative, la nostra solidissima tradizione si trasforma e si arricchisce.
La nuova formula con cui FINECO affianca alle sue "attività finanziarie" un qualificato impegno di promozione dell’"arte moderna e contemporanea" trova le sue radici nella convinzione che i due mondi abbiano un felice punto di contatto nel favorire lo sviluppo delle capacità relazionali e cognitive di ciascuno dei suoi interpreti.
La cultura è la vera risorsa capace di produrre e far circolare nuove idee.
Nei suoi luoghi si sviluppa la ricerca, la conoscenza e la crescita di ogni Paese.
Come poteva FINECO non riconoscere in questo ambiente d'arte gli stessi suoi percorsi e favorire quindi una condivisione di obiettivi in un contatto più stretto con gli artisti e con il loro mondo eterogeneo.
Anche STUDIOZERO trova su questa strada una occasione altrettanto positiva per i suoi artisti e promuove un programma di esposizioni personali e collettive con un tragitto espositivo che si svilupperà negli uffici di alcune sedi romane di FINECO.

STUDIOZERO ritiene infatti che vada allargato quel coinvolgimento comunicativo del pubblico che oggi è il vero attore protagonista in grado di far superare i tempi difficili nei quali la cultura arranca.
Il mondo dell'arte è abituato a frequentare da sempre Gallerie, Musei, Cattedrali , spazi deputati per consuetudine ad ospitare esposizioni. Essi sono la nostra casa, il nostro piacere, la nostra soddisfazione ......
Ma i tempi cambiano 
Ora sono per lo più gli artisti a rispondere agli inviti dei vernissage e sono sempre loro a frequentare le gallerie e ancora loro a visitare gli atelier e i laboratori.
Ma possono essere gli artisti a fare anche da possibili acquirenti ?
Si può insomma aspettare un pubblico che non arriverà mai ??
Risulta decisamente assurdo continuare ad aspettare un pubblico che non c'è. La strategia che sostiene STUDIOZERO è quella di uscire dalle consuetudini, abbandonare le vecchie mailing list e muoversi per andare a cercare nei suoi luoghi quell'estimatore che quando inconsapevolmente incontrerà e scoprirà la bellezza dell'arte ...  ne rimarrà finalmente abbagliato.

P.S. Segue il filmato del Vernissage dove la contestualità di Arte e Ufficio si manifestano appieno nella totale realizzazione di una modernità irrinunciabile come il filosofo Jean Baudrillard sostiene magistralmente.
 Il pensiero di Baudrillard si fonda sull'idea di una sparizione del reale in quanto referenza, e di una sua rinascita come eccesso di realtà: nulla è più nascosto, tutto è visibile fin nel suo dettaglio più minuto, tutto è iperdefinito, frutto di una visione non umana. Questa dinamica, secondo il filosofo, si produce allo stesso modo anche nell'arte: l'arte muore e risorge affermandosi come estetica diffusa, e questa diffusione a sua volta ne determina un'ibridazione e contaminazione che impedisce ogni distinzione di ambiti, portando ad un'estetizzazione totale del reale . 













lunedì 27 marzo 2017






COSI' DIVERSE, COSI' ATTRAENTI

E' davvero affascinante ricercare e approfondire  quale sia l'elemento che accomuna tre artiste così lontane e così differenti l'una dall'altra.
Anticoli, Frivoli e Vincenti evidenziano infatti una differenza  che  balza immediatamente agli occhi di chiunque si avvicini alle opere, dagli elementi tecnici a quelli emotivi che ogni tela emana come un profumo prezioso.
Diverse nell'ispirazione, diverse nelle scelte pittoriche e diverse nel contatto col pubblico. Ecco intanto già svelato il segreto che farà innamorare le persone ad ogni passo della loro visita alla mostra. Nessuna monotonia, nessuna ripetitività, nessuna stanchezza.
Ma tornando ad Anticoli, a Frivoli e a Vincenti, sfido chiunque a non riconoscere subito, dopo i primi passi nelle sale della Fineco, quali opere appartengano all'una o all'altra delle pittrici presenti.
E questo non dipende dall'espressione creativa e dalla fantasia di Anticoli-Borza, non dalla  ricchezza di significati e di interpretazioni di Frivoli, né dalla complessità e dall' analitica  contraddizione  di Vincenti, ma è  invece, cosa che si manifesta dopo solo pochi passi, nella RICONOSCIBILITA' che ognuna di loro si guadagna già al secondo sguardo.
La riconoscibilità è l'elemento tra i più sensibili in un artista, tra i più qualificanti perché le immagini, che ritroviamo davanti ai nostri occhi e dentro di noi, vivono ed esplodono di colpo  nella nostra mente in meravigliosi processi emozionali.
L'arte è da sempre una lingua interiore, uno dei punti di contatto per comunicare senza ostacoli; e ancor più la comunicazione diventa facile e immediata quanto più velocemente dalla riconoscibilità si arriva a scoprire  la personalità profonda dell'artista che non rinuncia ad essere se stesso mai e a nessun prezzo al mondo.

FRANCESCO ZERO                                                            

                                                                                                                                      WWW.STUDIOZEROGALLERY.IT      

ZERO.FRANCESCO@LIBERO.IT 
                                                                     WWW.FRANCESCOZERO.IT                                                                            



domenica 8 gennaio 2017

2015











Una Esposizione di grande spessore artistico è oggi in mostra nella Galleria "Espace Christiane Peugeot" a Parigi accanto all'Arc de Triomphe.
Il titolo è "Polifonia a dieci voci".
Curata dalla famosa critica d'arte Carla Mazzoni, con la Direzione artistica del fotografo parigino François Pohu Lefevre è stata prodotta da STUDIOZERO Italia e STUDIOZERO Francia. Dieci artisti italiani, tutti maestri nella loro arte, continuano a raccogliere apprezzamenti e richieste di contatto per proseguire in Francia una esperienza di così alta qualità.
Il filmato che segue, montato da Carolina Zero, sarà pubblicato su Youtube per una visione ancora più diffusa.








martedì 20 dicembre 2016 
           "la Voce" 
Cultura & dintorni martedì 20 dicembre 2016 laVoce
A Parigi nella galleria “Espace Christiane Peugeot”
Polifonia a dieci voci
A Parigi nella galleria “Espace Christiane Peugeot”
Polifonia a dieci voci
Peugeot” di Parigi (62, Av. De la
Grande Armée) ospita fino al 31
dicembre (orario feriale dalle 14
alle 19) una suite espositiva di 10
mini personali di altrettanti affermati
artisti italiani - allestita a
cura di Carla Mazzoni, critica
d'arte e proprietaria di “Preferiti
- Centro Studi Arte Contemporanea”
di Roma e di Sandro Zero,
dello “Studiozero” di Parigi -
espressione delle molteplici esperienze
che caratterizzano le attuali
correnti dell’Arte
Contemporanea: Silvio Amato,
Sandro Bini, Patrizia Borrelli,
Antonella Cappuccio, Verena
D'Alessandro, Franco Ferrari, Alberto
Iovane, Mario Moretti,
Maurizio Orsolini, Annamaria
Polidori ai quali si è aggiunto
lo scultore Francesco Zero come
invitato speciale.
E’ un gruppo di artisti, pittori e
scultori, scrive Carla Mazzoni,
“uniti tra loro non da una tematica
o da uno stile, ma da un comune
intento: far si che
attraverso le loro opere appaia
una testimonianza ‘veritiera’
dello spazio e del tempo di cui
essi fanno parte.
L'Arte, intesa come ‘la cosa in sé’
(Kant), noi possiamo percepirla,
L'intento comune di questi artisti
è fare in modo di trasmettere attraverso
le loro opere un'emozione
e una ‘pienezza d'essere’
(R.Siena) che solo la ‘vera’ Arte
sa comunicare.
L'artista è il ‘genio’ che ha la capacità
di rappresentare la realtà e
per rappresentarla utilizzare tutto
quel bagaglio di esperienze, sensazioni,
di emozioni e di
conoscenza, sedimentate e
nascoste nei sotterranei dell'
anima e l'opera d'arte ha la
potenza per liberare l'uomo dai
limiti che lo circondano, di
oltrepassare il presente e contemporaneamente
preservarne l'autenticità
di testimonianza del
vissuto e del presente. L'opera
d'arte conserva quell'alone di
mistero, quell'aura che sempre ha
distinto la ‘creazione’ dalla ‘creatività’”.
Alberto Esposito

















SANDRO  BINI



PATRIZIA  BORRELLI











 SILVIO AMATO






                     FRANCESCO ZERO


ANTONELLA CAPPUCCIO




                                            MAURIZIO  ORSOLINI





                                              ANNA MARIA  POLIDORI




                                           ALBERTO IOVANE




                                                                                                           VERENA D'ALESSANDRO





                                               FRANCO FERRARI



                                          MARIO  MORETTI

























Venerdì 8 luglio Prima tornata del 29°Premio Urbis et Artis con in palio una scultura di ZERO.
Università Cattolica del Seraphicum a Via del Serafico 1 alle ore 17.00